Monastero di San Simeone – Stroncone (TR)
- Marco Amati
- 14 feb 2023
- Tempo di lettura: 1 min
Immerso nel verde e nel silenzio di cui hanno fatto esperienza i celti e i romani che hanno lasciato i resti dei loro culti e dei loro templi. La storia dell’insediamento inizia forse ancora prima del cristianesimo, come luogo di culto romano o addirittura celtico. Il Monastero, che ospitava i Benedettini, era alle dipendenze dell’Abbazia di San Benedetto in Fundis. Nel gennaio 1867 il Convento fu soppresso ed i frati furono espulsi. Fu quindi venduto all’asta e acquistato dalla famiglia Genuini che concesse ai frati di continuare ad abitarlo gratuitamente. Nel 1880 tuttavia il monastero fu definitivamente abbandonato e dopo circa trent’anni, nel 1911, fu venduto alla famiglia Massoli venendo diviso in quattro parti nel 1946 fra gli eredi dell’acquirente. Durante la Seconda Guerra Mondiale, San Simeone offrì ospitalità a numerose famiglie di “sfollati”, che vissero qui per gran parte della durata del conflitto al riparo dai bombardamenti che investirono Terni. Dopo la seconda guerra mondiale ha vissuto un abbandono progressivo, con sottrazione di opere d’arte e sembrava destinato a cadere in rovina. In effetti fino a qualche anno fa tra due montagne e a ridosso di un angusta fenditura ne rimanevano praticamente solo i ruderi. L’intervento dei Ricostruttori ha consentito il ripristino delle antiche mura. Oggi restaurato conserva, nella chiesa, un’interessante decorazione barocca e alcuni affreschi. Il luogo è ricco di tradizioni popolari. https://www.iricostruttori.org/san-simeone-terni/
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